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martes, 13 de septiembre de 2011

Biografia di Canaletto

Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto, é nato a Venezia il 7 ottobre del 1697, ed é morto nella stessa cittá il 19 aprile del 1768. É stato un pittore e un incisore, conosciuto soprattutto come vedutista. (il Vedutismo  fu un genere pittorico che si basava nel dipingere le prospettive delle cittá o dei paesaggi, volendo riprodurre al massimo la realtá rappresentata). Nel 1716, all’etá di 19 anni, Canaletto comincia a lavorare come apprendista nel laboratorio di suo papa, Bernardo Canal.

Capriccio Architettonico
 Lui era uno scenografo teatrale, e dipingeva grandi pannelli per le rappresentazioni.  Sotto questa precoce influenza, Canaletto comincia a familiarizzarsi con grandi paesaggi urbani, e in quello stesso periodo, inizia i suoi studi con Luca Carlevarijs, pittore di scene di strada, ed é stato influenziato anche da un altro pittore chiamato Marco Ricci. Tre anni dopo di aver cominciato a lavorare con suo padre, nel 1719, Canaletto, insieme a Bernardo, viaggia a Roma per dipingere durante un anno le decorazioni delle opere di Scarlatti. Questo
Il molo e la riva degli Schiavoni dal bacino 
di San Marco
 viaggio determinerá la vita di Giovanni Antonio, dato che conoscerá a Giovanni Paolo Pannini, un grande pittore dell’epoca, cha apparteneva alla corrente vedutista, e si specializzava in grandi paesaggi e rovine classiche. Durante il soggiorno a Roma condivide con differenti pittori, e comincia a dipingere scene urbane. Quando ebbe finito il lavoro a Roma, ritorna a Venezia nel 1720 e si une all’associazione di pittori, alla quale appartenerá fino al 1767. In questo momento, la técnica di Canaletto si concentra in grandi contrasti di luce. La sua tecnica comprende anche il finale del lavoro “in situ” (e non dentro del laboratorio, come era abitudine in quell’epoca), usando la camera oscura per l’inquadro dei paesaggi.  
Camera Oscura
Canaletto fa le sue prime opere tra il 1720 e il 1730. Nel 1723, appare il suo primo dipinto con data e firma: "Cappriccio Architettonico". E cosí comincia a ricevere i suoi primi incarichi da parte si Stefano Conti, e del príncipe di Liechtenstein. In questo periodo,  nasce l’amicizia tra Canaletto e quello che sará il suo miglior cliente e mecenate: Joseph Smith, console inglese nella Repubblica di Venezia.
Tra il 1740 e il 1741 realizza un viaggio attraverso il fiume Brenta durante il quale, crea moltissimi dipinti. 
 Nel decennio del 1740 comincia a fare una variazione della sua tecnica, e comincia ad essere piú impreciso nella forma di dipingere. I suoi colori giá non sono piú oscuri e comincia con l’uso della luce; i dorati, i rossi e gli altri colori vivi e forti, caratterizzano al dipinto di grande luminositá.
 Nel 1746, Canaletto si trasferisce a Inghilterra per lavorare in quel paese fino al suo ritorno a Venezia nel 1756. Il trasferimento a Inghilterra, si é dovuto in parte alla Guerra di Successione 
Il canal grande da campo San Vio
presso il ponte di Rialto
Autriaca che ha fatto che i visitanti inglesi, principali clienti di Canaletto che acquistavano i suoi quadri come ricordi della cittá, non visitassero piú Venezia.
Nel 1756, ritorna alla sua cittá natale, en el 1763 é stato nominato membro dell’Accademia Veneziana di Pittura e Scultura. La tecnica dei suoi ultimi anni si caratterizza per uno stile niente elaborato, superficiale e per la ripetizione dei paesaggi in forma sistematica. Morí il 20 aprile del 1768, nella contrada di San Leone.
Come possiamo vedere, la vita di Canaletto si svolge dentro un secolo nei quali si producono molti movimenti, tra i quali, si trova il suddetto Illuminismo, il quale, arrivato in Italia, avrá una certa influenza in Canaletto: lui vorrá riprodurre fedelmente la realtá dei paesaggi veneziani sui telai, cioé, possiamo dire che la pittura, secondo Canaletto, deve essere "razionale" e deve essere tale e quale come si vede nella realtá. Avrá anche influenza da parte dei personaggi come Carlevarijs, Ricci, o Pannini, che cosí come Canaletto, erano anche influenziati dall'Illuminismo.
Vediamo anche che grazie a Canaletto, possiamo affermare che la storia di Venezia si riafferma nei dipinti, ed é possibile fare costanti paragoni con quella attuale, e con quella del secolo XVIII, per vedere cosí, come questa bellissima cittá é cambiata nel trascorso degli anni. 
Come dato curioso, uno potrebbe pensare che questo pittore fu anche, uno dei primi a fare dei "souvenirs", dato che, come giá abbiamo visto, gli inglesi acquistavano a lui, i quadri con i paesaggi di Venezia per portarli di ricordo al suo paese d'origine.

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